Rutor
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Testa del Rutor
Una non difficile, divertente ed entusiasmante salita alpinistica
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La proposta di questa escursione nasce dall'idea, complice una nostra amica, di progettare e realizzare un breve corso di Primo Soccorso, presso il Rifugio degli Angeli, in Valgrisenche, a quota 2900 m.
Un'idea interessante, che poi abbiamo con cura sviluppato, e che è infine approdata alla sua realizzazione.Il 5 luglio 2014 saliamo al Rifugio e, nel pomeriggio, con computer, proiettore e telo-lenzuolo, proponiamo le nostre esperienze ad un pubblico di alpinisti, escursionisti e rifugisti.
I volontari dell'Associazione Mato Grosso, che gestisce in completo volontariato la struttura, ci garantiscono una calda accoglienza, un'ottimo spuntino ed una buonissima cena.Bene, ed il giorno successivo perché non salire alla Testa del Rutor, proprio qui sopra, ad "un passo" dal rifugio? La salita non è complessa e, pur svolgendosi su ghiacciaio e superando una cresta di misto, è alla portata di ogni alpinista.
Anche di coloro che, come me, non hanno in curriculum grandi imprese, ma soltanto una gran passione ed un deciso amore per la montagna!
Allora, con Anna e con gli amici Fabio, Francesco e Caterina (Boris purtroppo non ci ha potuto seguire e Paola ha preferito restare ad attenderci al rifugio) eccoci pronti, alle 6 in punto di domenica, con ramponi, imbrago, piccozza e corda.
Il tempo ci è amico, una bellissima alba ci saluta e la neve, ancora dura per la notte fresca, viene "morsa" dalle punte dei nostri ramponi. Si sale, si cammina, si superano alcune roccette; quindi, quasi senza neppure accorgerci, eccoci sul ghiacciaio del Morion. La salita si accentua, si impenna sino a quasi 45° ma, sempre ben protetti da una facile traccia e da un buon innevamento, eccoci al Colle del Rutor.
Ancora un po' di fatica, su cresta di misto, e siamo sull'affollata cima.
E' allora il tempo di far danzare lo sguardo, a 360°, per scoregere l'infinito orizzonte alpino, di qua e di là, verso il Cervino od il Rosa, ed ora verso il Bianco. O, per finire, sulla candida ed estesa coltre bianca che ricopre il Ghiacciaio del Rutor dove, là in fondo, appena percepibile per la sua lontananza, si intravede una cordata di alpinisti.
Ed è bello pensare che, piano piano ed in perfetto ordine, verranno qui a condividere anche loro, con noi, le proprie emozioni..
Attenzione! In questa gita non ti posso accompagnare: il terreno e gli strumenti di progressione ed autoassicurazione che sono essenziali per compiere l'ascesa richiedono la presenza di una Guida Alpina! Contattaci per info o suggerimenti in merito!